Con un aumento del 9% anno su anno, nel 2019 in Italia il mercato del digital travel si è attestato a 15,5 miliardi di euro. A darne notizia è stato ilsole24ore.com citando i dati diffusi dall’Osservatorio Innovazione digitale nel turismo del Politecnico di Milano, e sottolineando come l’anno scorso il settore abbia trovato un buon equilibrio tra il mercato travel nel digitale ed il commercio tradizionale tra tour operator ed agenzie di viaggio operanti su tutto il territorio nazionale.

La mano di Google sul digital travel grazie ad un algoritmo super intelligente

Per le strutture ricettive, il 49% delle prenotazioni viene effettuato dal cliente finale direttamente sul sito Internet del fornitore. Il canale online è infatti oramai maggioritario in Italia se si considera che nel 75% dei casi il turista avvia la ricerca attraverso il motore di ricerca Google in accordo con quanto ha messo in evidenza Eleonora Lorenzini che è la direttrice dell’Osservatorio del Politecnico di Milano.

Sul digital travel, non a caso, c’è sempre di più la mano del colosso americano Google in quanto la società, controllata dal gigante Alphabet quotato in Borsa al Nasdaq, ha implementato per il settore dei viaggi un algoritmo che è super intelligente e che fornisce non solo risposte personalizzate, ma pure future destinazioni da valutare. Secondo quanto ha rivelato il chief analyst di RiskHedge Stephen McBride, non a caso, su Internet il primo sito web di viaggi per fatturato è proprio quello di Google con ricavi 2018 a 18 miliardi di dollari, ovverosia ben oltre i 14,5 miliardi di dollari di Booking.com che è il leader di settore.

La forza di Google Travel, sta nelle ricerche e nei confronti che si possono fare tra i voli aerei e le tariffe degli hotel facendo sempre leva nel fornire a chi naviga le informazioni utili non solo per pianificare un viaggio, ma pure per riprenderlo da dove la ricerca è stata interrotta. In pratica Google Travel è un servizio per i viaggi a 360 gradi che si va ad integrare perfettamente non solo con Google Search, ma pure con il servizio di localizzazione Google Maps. Sono quattro, in particolare, le sezioni di Google Travel che sono fruibili per gli utenti, ovverosia Google Viaggi, Google Explore, Google Flight e Google Hotel con la possibilità di andare ad impostare i filtri per destinazione e per tipologia.

Travel digitale e fisico, integrazione per migliorare le relazioni con il cliente

Il settore travel, tra digitale e fisico, nel 2019 non solo ha trovato un punto di equilibrio, come sopra accennato, ma anche un’integrazione specie per chi in passato ha costruito il proprio brand solo attraverso il mercato retail tradizionale. E questo, in base al rapporto del Politecnico di Milano, è avvenuto con l’intento di andare a migliorare il rapporto con il cliente a partire dal miglioramento della sua conoscenza, e passando per il vantaggio di raccogliere e di gestire più facilmente le informazioni attraverso il canale online. Di conseguenza è aumentato, da parte di agenzie di viaggio e di tour operator, l’uso di software CRM, ovverosia di Customer Relationship Management in modo tale da offrire ai clienti l’offerta giusta al momento giusto.

Il Politecnico di Milano ha approfondito pure l’aspetto relativo alla raccolta dati rilevando che nella maggioranza dei casi la struttura ricettiva gestisce l’anagrafica del cliente e le informazioni di contatto, mentre è ancora una minoranza la quota di strutture che raccoglie e che analizza i comportamenti d’acquisto ai fini della profilazione che è fondamentale, per esempio, al fine di andare a proporre servizi aggiuntivi mirati, non solo prima, ma anche durante il soggiorno, ed anche per chiedere dei feedback al fine di rilevare il grado di soddisfazione.

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